L’Associazione “Piero Guicciardini”, con l’adesione delle Assemblee di Dio in Italia e della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia, il 5 e 6 novembre scorso, ha promosso due giornate di studio e riflessione, presso il Senato della Repubblica, dal titolo “Un capitolo della intolleranza religiosa in Italia: la Circolare Buffarini – Guidi e i Pentecostali (1935-2015)”.  In occasione dell’ottantesimo anniversario della Circolare, si è voluti tornare su questo tema di politica ecclesiastica per precisarne i contorni e chiarire le ragioni di una persecuzione che ha resistito anche al crollo del regime fascista e su cui si attende che la Repubblica esprima un giudizio definitivo di condanna.

La prima sessione di lavoro (giorno 5) ha visto interventi che si sono soffermati  sugli anni del fascismo. I lavori presieduti dall’On. Valdo Spini, Presidente del Coordinamento delle Riviste Italiane di Cultura, hanno preso il via con un sentito discorso di benvenuto da parte del Presidente dell’associazione Piero Guicciardini, Eliseo Longo, che ha portato anche il saluto del Presidente del Senato. Vi è poi stato un intervento di saluto da parte del past. Giuseppe Tilenni, in rappresentanza del Consiglio generale delle Chiese Assemblee di Dio in Italia, e del past. Silvano Lilli in rappresentanza del Consiglio Nazionale della Federazione delle Chiese Pentecostali. Ha  proseguito l’on. Domenico Maselli, che ha incentrato il suo intervento su un excursus storico,  ricordando la presenza religiosa non cattolica nella storia dell’Italia per sottolineare che la mancanza di libertà religiosa ha radici antiche e diffuse nella vita sociale e politica italiana, in cui si arrivava al massimo ad avere una tolleranza religiosa. Pertanto è importante parlare della Buffarini-Guidi in un momento storico, come il nostro, in cui l’immigrazione, ma anche il pericolo del terrorismo, ci costringe a pensare seriamente alla libertà e alla libertà di culto e di pensiero. Il prof. Sergio Lariccia, ha ricordato tra gli altri Giorgio Peyrot per aver messo in luce l’importanza della tutela della libertà di coscienza;  ha poi  ripercorso  le tappe della politica ecclesiastica esercitata durante il regime fascista. Il prof. Carmine Napolitano, preside della Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose, ha ricostruito il quadro storico del rapporto tra movimento pentecostale e fascismo, illustrando particolari  che hanno arricchito la conoscenza delle vicende di quegli anni; a conclusione di questa prima giornata di studio, la dott.ssa Gabriella Attilio, della Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose, ha fatto notare come in realtà una parte della legislazione italiana entrata in vigore in pieno regime fascista e legata a riferimenti storici e ideologici di un periodo particolare della nostra storia, è tutt’ora vigente nel nostro paese. Tra gli uditori, presenti anche la dott.ssa Anna Nardini, consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Prefetto Maria Giovanna Iurato, Direttore Centrale del Dipartimento per gli Affari del culti del Ministero dell’interno, il cui intervento spontaneo è stato piuttosto apprezzato per la sincerità dei toni.

Durante la seconda sessione di lavoro (giorno 6) presieduta dal Dott. Alessandro Iovino, è stato delineato un quadro preciso dalla costituente ad oggi. Dopo il saluto iniziale dell’On. Sandro Oliveri (deputato al Parlamento nella scorsa legislatura)  il convegno è proseguito con l’intervento del Prof. Valerio Tozzi il quale ha relazionato sul tema “Rapporti Stato-Chiese dalla Costituente alle Intese”; a seguire il Dott. Stefano Gagliano, su “I pentecostali dalla Costituente alla Corte Costituzionale”;  il Sen. Prof. Paolo Bagnoli ha parlato  di “Piero Calamandrei e la difesa della libertà religiosa in Italia; il dott. Andrea Becherucci ha delineato un  “Profilo di Guido Buffarini-Guidi”. A conclusione un intervento sul significato della libertà religiosa da parte del Sen. John David Ashcroft, 79° Procuratore  Generale degli Stati Uniti d’America, ed un discorso conclusivo da parte del Sen. Lucio Malan sull’importanza di tenere alta l’attenzione politica sui temi trattati nel convegno.

a cura della segreteria FCP