“Consolate, consolate il mio popolo dice il vostro Dio”.  Con il testo di Isaia 40 ancora nel cuore dei delegati si è conclusa l’assemblea generale della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia (F.C.P.) che si è tenuta a Castelvolturno dal 5 al 7 dicembre 2013. Circa 150 persone tra delegati e ospiti si sono riunite per questa assemblea triennale che rappresenta  di fatto uno dei  momenti più significativi del progetto di unità delle chiese pentecostali italiane. Esse, si sa, hanno una forte base di autonomia  e le forme di autogoverno ecclesiastico non lasciano molti spazi ai progetti intercomunitari. Probabilmente è anche questo il motivo che ha ispirato  il Presidente Cristallo a dire nella sua relazione: “Forse per alcuni in mezzo a noi questi appuntamenti hanno il sapore della routine amministrativa e della formalità, ma vi assicuro che per la maggior parte di noi ogni qualvolta arriviamo a questi appuntamenti ci rendiamo conto di essere all’interno di un miracolo dello Spirito santo”.

All’assemblea è intervenuto per la prima volta il Moderatore della Tavola Valdese, Past. Eugenio Bernardini, che ha sottolineato due cose fondamentali: la centralità dell’amore e del dialogo per la chiesa valdese (“La storia secolare della nostra chiesa, le persecuzioni sofferte, la ricchezza delle nostre opere sociali così come la nostra tradizione teologica, non rappresentano il centro della nostra fede e tutto questo è vano se non abbiamo più amore”) e l’importanza dei rapporti con la Federazione pentecostale (“che noi riteniamo interlocutrice privilegiata nel mondo pentecostale”).  Il discorso del Moderatore provocava in maniera naturale la stessa riflessione nei rappresentanti delle chiese pentecostali che sarebbero indotti a dire: Il vanto dei  numeri, della propria spiritualità o della potenza dei carismi a nulla vale se stiamo perdendo l’amore come condizione fondante delle nostre chiese. Il Moderatore ha infine lanciato la proposta di attivare un progetto di aiuto  per le chiese di migranti presenti a Castelvolturno, segno della volontà di avere degli spazi di partecipazione attiva in una area simbolo della emarginazione migratoria.

Sullo stesso tono il Presidente dell’UCEBI, Past. Raffaele Volpe,  parafrasando la parabola del fico sterile, ha messo in risalto che l’attrattiva di una chiesa deve essere sostanziata dal reale frutto del vangelo.  Volpe inoltre ha sottolineato come il movimento battista in Italia si porti dentro  una “Sindrome di bipolarismo” nel sentirsi sdoppiato da due anime: quella riformata/storica e quella dei movimenti di risveglio come quello pentecostale. Ma questa tensione che potrebbe apparire come una crisi di identità in pratica rende naturale lo svolgimento di un ruolo: quello di essere una chiesa-ponte,  una porta tra questi due mondi.

L’intervento del Past. Massimo Aquilante presidente della FCEI è stato invece molto pratico, proiettato sulle possibili convergenze operative delle due Federazioni.  In questa direzione ha invitato la FCP ad organizzare qualche evento durante la settimana della libertà religiosa per dare impulso all’abrogazione della vecchia legge sui culti ammessi e l’approvazione di una nuova legge quadro. Partecipare ad un convegno sui temi della convivenza religiosa in occasione del semestre di presidenza italiana all’Unione Europea  e pensare ad un Forum evangelico nell’anno 2017 in occasione dei 500 anni della riforma.

L’assemblea si  è  ulteriormente rallegrata nel rivedere  il Prof. Gianni Long che a partire dalla prima Assemblea non è mai mancato questo appuntamento, continuando a dare un sensibile incoraggiamento alla Federazione nonostante che le sue attuali condizioni di salute non glielo    consigliassero.

Il past. Davide Romano ha recato il suo saluto a nome delle Chiese avventiste (UICCA)  riflettendo sul testo di Isaia 40 e sulla necessità di mettere consolazione al posto del dolore.

Durante i lavori si è tenuta una tavola rotonda sul tema : Il movimento pentecostale in italia e il ruolo della Federazione. Alla  Tavola Rotonda sono intervenuti alcuni sociologi e antropologi (Paolo Naso,  Pino Lucà Trombetta e  Pino Schirripa ) che hanno pubblicato importanti testi sul fenomeno religioso pentecostale in Italia e all’estero. Gli ospiti hanno  presentato all’assemblea una fotografia esterna sulla  visibilità e la percezione del movimento pentecostale negli ambienti accademici.

L’assemblea alla fine dei suoi lavori ha eletto i membri dei vari organi. Il Consiglio ha riconfermato la presidenza del Past. Cristallo Remo che guida la FCP a partire dall’anno di costituzione. Va segnalato  che non sono mancati i momenti di dibattito sul ricambio generazionale della FCP; l’ordine del giorno che interessava tale questione ha impegnato i lavori più di ogni altro. Tuttavia il past. Cristallo Remo, nel discorso di insediamento, ha dichiarato all’assemblea e al consiglio di aver accettato questo mandato per l’ultima volta e che il suo impegno in questo triennio sarà di favorire lo sviluppo di una generazione di pastori più giovani che potranno assumere ruoli decisivi nella direzione della FCP già a partire dal triennio successivo a questo.

Pastore Michele Passaretti