Il 23 gennaio 2007, presso la sala stampa di Montecitorio, si è tenuta una conferenza stampa promossa dai radicali per presentare un esposto all’Autarità per le garanzie nelle comunicazioni relativo al mancato rispetto delle emittenti televisive Rai Uno, Rai Due e Rai Tre, per il tramite delle rispettive testate giornalistiche (TG, TG, TG3, e Unomattina, Giorni d’Europa, La vita in diretta, Primo Piano),dei principi fondamentalui del sistema radiotelevisivo, in particolare dei principi generali in materia di informazione di cui agli articoli 3 e7 del Decreto Legislativo 31 luglio 2005, n. 177.
Nel periodo che va da Gennaio 2004 al Dicembre 2006 è stato accertato che nei confronti delle confessioni religiose diverse da quella cattolica i programmi suddetti non hanno assicurato le condizioni di pluralismo, obiettività, completezza, imparzialità, apertura alle diverse opinioni e tendenze religiose, sociali e culturali, al cui rispetto le emittenti televisive sono vincolate in base al combinato disposto degli art. 3 e 7 del Testo Unico.
Risulta, infatti, che tutto lo spazio dedicato all’informazione religiosa sia stato occupato per il 98% da notizie riguardanti la chiesa cattolica o da interventi fatti da esponenti della medesima.
Ciò ha prodotto un grave pregiudizio al pluralismo dell’informazione religiosa culturale e sociale che costituisce innanzitutto un diritto dell’utente ancor prima che un diritto dei soggetti esclusi, giacché l’informazione religiosa è stata ridotta dal servizio pubblico ad un’informazione riguardante una sola confessione religiosa (sia pure maggioritaria).
L’esposto è stato firmato dai seguenti soggetti:
- Tavola Valdese
- Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia
- Chiesa Evangelica Luterana
- Federazine delle Chiese Evangeliche in Italia
- Federazione delle Chiese Pentecostali
- Unione delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno
- Unione Italiana Induista